
Proposta Pastorale 2022-2023
NOI CI S(T)IAMO
“Non con le percosse ma con la mansuetudine”
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Dire che “Noi ci stiamo”, significa attestare che siamo disponibili a prendere decisioni coraggiose, a metterci la faccia e a sporcarci le mani. A concretizzare oggi in stili pastorali operativi il nostro carisma, facendo scelte rischiose, dettate dal nostro spirito originario, che senza dubbio ci rimanda alla sua “matrice oratoriana”.
Scriveva don Albera, terzo successore di don Bosco, che «non ci deve mai cader di mente che l’oratorio festivo di don Bosco è una istituzione tutta sua che si differenzia da ogni altra consimile tanto per finalità a cui tende, come per i mezzi che usa».
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“Noi ci stiamo”. Significa che desideriamo renderci disponibili per Dio e per la sua proposta, per la Chiesa e la sua missione. Chiamati ad un’alleanza d’amore, non ci tiriamo indietro, ma siamo spinti a deciderci per Dio e per gli altri, riaffermando la nostra piena apertura vocazionale.
“Noi ci stiamo” è il titolo della proposta pastorale di quest’anno. Dio ci vuole così: disponibili all’alleanza, pronti al rischio, pieni di ardore, forti di fronte ai pericoli, temerari in ogni occasione. “Tocca a me”, viene da dire, secondo l’antica tradizione salesiana che vede sempre l’impegno in prima persona singolare.
Mt 11, 25-30
In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo, infatti, è dolce e il mio carico leggero».


