UN MESE IN EL SALVADOR

Un piccolo seme sta lavorando dentro di me, e l’ha depositato Chalchuapa, paesino di cui non conoscevo l’esistenza fino ad un paio di mesi fa. Vorrei raccontare delle chiacchiere con sor Karla e sor Alicia a tavola. Di Brissia e della sua famiglia, che sta vivendo un periodo che io non posso nemmeno immaginare, eppure trasmette una gran pace. Vorrei raccontare di Emely e del suo grido “Federica!”, la corsa e l’abbraccio alle gambe di oggi pomeriggio per strada, dopo la messa.
Grazie Signore. Il germoglio, prima o poi, crescerà.
Sono Federica, come vi ha già detto Emely, e sono stata un mese in El Salvador in missione dalle Figlie di Maria Ausiliatrice. Un mondo in un mese.
Il pomeriggio che ci siamo messi in viaggio per tornare ho scritto questo pensiero.
“La strada scorre davanti ai finestrini, e non è facile rimanere solo a guardare. Questo piccolo grande Paese ci ha donato tanto di sé, perché è pronto a darsi nelle persone, nell’affetto, nelle benedizioni.  Un bambino seduto dentro la cassetta della frutta lungo la strada mi porta con la mente ai tanti niños che stamattina giocavano a “un-due-tre stella”, spintonandosi. Al gelato preso all’ultimo da Sor Marta, anche se in ritardo di mezz’ora per andare all’aeroporto. Alla merenda preparata dalle mamme per i misioneros, donne mai viste prima ma contente di averci affidato i loro figli. Alle pupusas preparate apposta per noi alla colazione. Ai pupazzi regalati da Keiry e David”.
Gracias El Salvador, di cuore

Federica Manghi